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Festa del Sacrificio | EID AL-ADHA

Di che tipo di festa si tratta? Viaggiare durante la Festa del Scrificio

Hai mai sentito parlare della Festa del Sacrificio?

 

Se è la prima volta che incroci questa informazione, ti conviene leggere l’articolo, soprattutto se intendi visitare il Marocco in un periodo in cui potrebbe svolgersi questa festività, che per un occidentale può avere un impatto molto forte.

FESTA DEL SACRIFICIO | EID AL-ADHA

 

Parlare di una festa religiosa e del suo significato più profondo e dogmatico, non è mai semplice, perché difficile riuscire ad essere ortodossi, così come interpretare il sentire di ognuno.

Ne parliamo quindi da un punto di vista più generale, affinché tu che ci leggi, possa sapere qualcosa in più su una Festività importantissima nel mondo islamico in generale ed in Marocco nello specifico.

 

QUAL E’ IL NOME ESATTO DELLA FESTA DEL SACRIFICIO

 

Ci sono tanti modi di chiamare questa festività: Aid al-Adha, Aïd al Adha, Aïd al-Adha, Aid al Adha, Aid el Adha, Eid , Aïd-el-Kébir (Grande Festa), Aïd-al-Kébir , Aid el Kébir, Festa del Sacrificio (عيد الأضحى), Festa del Montone

Comunque la si chiami, è una delle festività più sentite tra le popolazioni musulmane.

 

COSA SI FESTEGGIA DURANTE LA FESTA DEL SACRIFICIO

 

La “Festa del Sacrificio”, o “La Grande Festa” (così viene chiamata) richiama il passo contenuto sia nel Corano che nella Bibbia, nel quale Dio chiede ad Abramo un sacrificio, e Abramo accetta di sacrificare suo figlio come atto di obbedienza.

Il racconto vuole che l’Arcangelo Gabriele lo blocchi in quanto Dio, mosso a pena, accetta che venga sacrificato un montone al posto del figlio.

E’ quindi il simbolo più alto della totale ed indiscussa sottomissione a Dio.

COME SI SVOLGE LA FESTA, COME VIENE VISSUTA

 

La Festa del Sacrificio si celebra in corrispondenza con il pellegrinaggio alla Mecca, che ogni musulmano dovrebbe osservare almeno una volta nella sua vita.

Il Pellegrinaggio viene “contingentato” dalle autorità saudite, in un massimo di 2 milioni di persone ogni anno.

Il rituale dell’uccisione del montone, determina la fine del pellegrinaggio.

Tutti coloro che non effettuano il pellegrinaggio, osservano il rituale secondo il quale il Capo-Famiglia uccide l’animale (che deve essere adulto, almeno di 1 anno, e sano) e la carne viene suddivisa in tre parti: una per chi ha materialmente provveduto all’uccisione dell’animale, una parte per tutta la famiglia, ed una parte per i più poveri.

In analogia con il Natale o le festività ebraiche, è un momento di raccoglimento della famiglia che trascorre il tempo insieme, ci si veste a festa e si comprano i regali ai bambini.

QUANDO SI FESTEGGIA LA FESTA DEL SACRIFICIO

 

Come tutte le festività musulmane, la festa non ha una data fissa; si celebra il decimo giorno del mese lunare Dhū l Ḥijja

Per il 2023 la data è fissata per il 29 giugno.

L’IMPATTO DELLA FESTA DEL SACRIFICIO SUI VIAGGIATORI

 

Viaggiare in questo periodo implica soprattutto la accettazione totale della cultura, mettendo quindi da parte i propri giudizi rispetto all’uccisione degli animali.

I belati si sentono forti e in ogni dove; è una giornata in cui scorre tanto sangue, per gli “animalisti” è sicuramente il periodo meno indicato per viaggiare.

Per tutti coloro che sono disposti ad entrare nella cultura, tenete conto che trattandosi di giornate di feste familiari, molte attività possono risultare chiuse.

Per ogni ulteriore informazione, siamo a disposizione per offrirti le risposte.

Per scoprire di più su questa Festa e per organizzare il tour tour, mettiti in contatto con noi cliccando sulla parola “CONTATTACI”

 

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