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Marrakech - Città Imperiale: la "città rossa"

MARRAKECH

Caotica, confusionaria, stancante ... magica!

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MARRAKECH | CITTÀ IMPERIALE

 

Marrakech viene chiamata “la città rossa” per il colore dei suoi edifici, dipinti nel rispetto delle regole urbanistiche che rendono obbligatorio il colore rosso della terra che circonda Marrakech.

Per gli approfondimenti storici di Marrakech vi rimandiamo al link di Wikipedia, ricco di informazioni sull’argomento.

Noi invece vogliamo raccontarvi di una città in continua evoluzione, che sta cambiando il proprio volto, cercando di mantenere un equilibrio tra passato e presente, così oltre alla antica Medina, conosciuta in tutto il modo, non sarà difficile incontrare grandi centri commerciali da fare invidia a qualunque capitale occidentale; la street-art sta modificando l’aspetto di alcune strade e più in generale, Marrakech guarda avanti, pensando ai milioni di visitatori che verranno a farle visita.

Che cosa scoprire di una città fa parte dei desideri personali, noi vi suggeriamo che cosa amiamo di più della nostra bella Marrakech.

Libro consigliato su Marrakech: “Le voci di Marrakech” di Elias Canetti. Marrakech è una delle quattro città imperiali, viene chiamata “la città rossa” per via del colore delle sue case che, per regolamento cittadino, devono essere assolutamente rosso ocra, come il colore della terra che la circonda.

Piazza Jemaa el Fna

Jemaa el-Fna è il primo punto di arrivo! Un’enorme piazza che cambia volto con il passare delle ore. Al mattino presto silenziosa, la Koutoubia che si staglia proprio di fronte, le colline che la circondano, i primi passanti. Con il passare delle ore, la piazza si anima, vengono allestiti alcuni banchetti, dove la sera verranno preparati i migliori piatti della cucina marocchina: tajine, couscous, brochettes, olive in tutte le salse, lumache, zuppe, pesce alla griglia, carne alla griglia … una scelta variegata alla quale non si potrà rinunciare. Alle spalle della piazza, il grande Souk di Marrakech, con i suoi vicoli caratterizzati dalla divisione per prodotti: lampade, babbucce, borse, turbanti, bijoux … un’infinità di prodotti dell’artigianato locale, non ultimo il quartiere della tessitura, più defilato, per via degli odori della pelle conciata ^_^

In piazza è protagonista la musica: quella proveniente dai banchetti, quella che viene suonata dai tanti musicisti, il suono degli strumenti dei venditori d’acqua … in Piazza Jemaa el Fna non potrai sentirti solo!

Moschea Koutoubia

Koutoubia, impossibile non riconoscerla, con i suoi 70 mt di altezza, svetta da qualunque punto della città. Questo monumento venne costruito nel 1147 dagli amlohadi, senza però rispettare l’allineamento con la Mecca, si narra quindi che venne rasa al suolo e ricostruita per rispettare i dettami del Corano.

Ogni giorno, 5 volte al dì, sentirete il canto per la chiamata alla preghiera dei fedeli.

La moschea non è visitabile da parte di non musulmani, ma lo spettacolo che offre dall’esterno, vale comunque una passeggiata costeggiandola lungo i 4 lati. Con un po’ di fortuna, troverete una porta aperta durante la preghiera, e dai gradini potrete osservare la fila di volte all’interno della sala delle preghiere, che può ospitare fino a 20.000 fedeli.

Medersa Ben Youssef

Medersa Ben YoussephLa prima impressione, entrando in questa struttura, è quella della magnificenza: per i colori, per la luce, per la ricchezza dei particolari e dei materiali utilizzati per la costruzione di questa scuola coranica che, all’epoca, era la più grande dell’Africa settentrionale.

L’accoglienza è di buon auspicio “possano le tue speranze più alte essere realizzate”: solo per questa benedizione, merita una visita!

La medersa è parte della vicina Moschea Ali ben Yousseph, dove al tempo venivano ospitati fino a 900 giovani studenti di teologia.

Durante il 2020 la Medersa resterà chiusa per lavori di restauro. Dovrebbero terminare durante l’anno.

Il Museo di Marrakech

Museo di Marrakech: la cosa più straordinaria di questo museo, è un enorme lampadario posto al centro di un salone e che sovrasta tutta la stanza; all’interno del museo sono raccolte collezioni di oggetti d’arte e artigianato tradizionale del Marocco.

La visita è breve ed interessante!

Palazzo Bahia

Palace Bahia: probabilmente uno dei Palazzi storici più belli di Marrakech, costruito dai migliori artigiani del Paese. Anche qui, uno sfoggio di decorazioni, mobilio pregiato, legno, ceramiche, che impreziosiscono le stanze del Palazzo. Di particolare interesse l’Harem che ospitava la moglie del Gran Visir e le sue 24 concubine.

Di particolare pregio anche il giardino “interno” e i giardini che circondano il palazzo.

Palazzo el-Badi

Recentemente ristrutturato (al momento della scrittura siamo nel 2018), questo palazzo fu sede del “sultano d’oro” che lo vece costruire alla fine del 1500. Ai tempi del suo sfarzo era composto di 360 sale, per le quali erano stati utilizzati materiali di pregio: granito dall’Irlanda, marmo dall’Italia, onice e oro zecchino dall’India. Cento anni più tardi il palazzo venne saccheggiato e distrutto per utilizzare i materiali nella costruzioni di altri palazzi a Meknes.

All’interno del palazzo sono presenti giardini ricchi di aranci e un enorme vasca nella quale il cielo azzurro di Marrakech si riflette.

Tombe Saadiane

Tombe Saadiane: a dispetto di ciò che contengono, ovvero le tombe dei Saaditi, questo monumento storico è un gioiello dell’architettura marocchina che mostra, senza badare a spese, tutta l’opulenza della dinastia: marmi di carrara e stucchi a nido d’ape in oro zecchino, caratterizzano le tombe, circondate da ricchissimi giardini che rappresentano il Paradiso islamico.

Il Giardino Segreto di Marrakech

l Giardino Segreto di Marrakech, situato nel cuore della Medina, è stato da poco riaperto al pubblico, pur trattandosi di una struttura risalente all’epoca della dinastia saadiana, con oltre 400 anni di etù. Ricostruito per la prima volta a metà del 19° secolo, è stato di recente restaurato dall’artista Tom Stuart Smith che gli ha restituito l’antico splendore, tutto improntato sull’arte islamica.

Il Mellah (quartiere ebraico)

Immancabile il Mellah, quartiere ebraico presente in moltissime città del Marocco. Il quartiere è stato abbandonato dal popolo ebraico, già a partire dagli anni 60 ma si può ancora visitare l’antica sinagoga. Qui si raccolgono molte attività artigianali. Il Quartiere è stato sottoposto ad opera di ristrutturazione del 2016.

Giardini Majorelle

I giardini Majorelle  sono probabilmente tra i giardini più conosciuti di tutto il Marocco: caratterizzati dal blu-mogador, raccolgono una vastità di fiori e piante provenienti da tutto il mondo. All’interno del giardini è presente la villa che fu dimora di Ives Sant-Laurent che se ne innamorò. Una curiosissima vasca ricchissima di enormi pesci rossi, si trova a fianco del museo berbero di cui vi suggeriamo la visita.

Giardini della Menara

I Giardini della Menara. Non distante dall’Aeroporto Menara si incontrano i Giardini della Menara, costituiti da un enorme parco ricco di ulivi, un grande invaso ed una residenza di un sultano.

Qui gli abitanti di Marrakech vengono a trascorrere un po’ del loro tempo libero, all’ombra degli ulivi, gustando il pic-nic familiare.

Per la visita della città suggeriamo di avvalersi di una guida locale autorizzata che, non soltanto potrà raccontarvi la storia e gli aneddoti legati a Marrakech, ma vi darà modo di conoscere i punti di principale interesse, nel caso non abbiate molto tempo a disposizione.

Merzouga Tours è a tua disposizione per questo servizio.

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